Serbia! La mia seconda casa

Julia

Da Siracusa in Serbia per un anno

Serbia! La mia seconda casa. Quando ho sentito nominare questo Paese da una ragazza serba durante il suo anno di scambio, non sapevo nemmeno dov'era.Lei mi disse che nessuno vuole andare in questo Paese e che è un Paese dal quale i giovani scappano. Infatti le prime domande dei miei compagni di classe serbi erano: "Perché hai scelto la Serbia? Noi non vediamo l'ora di andarcene e tu sei venuta qua, perché?". E io non sapevo che dire, tutti erano scioccati che una persona fosse venuta dall'Italia - tra l'altro qui è amata tantissimo - qui per un anno. Ma io gli rispondevo che era la mia scelta proprio perché sono poche le persone che vengono qua, e ho voluto rischiare.
Un rischio che adesso mi sta ripagando alla grande. Qui ho conosciuto persone magnifiche, iniziando da mia sorella: sì, per me è come una vera sorella. All'inizio credeva che io non le volessi bene ma poi ha capito che avevo bisogno di tempo. Quando sono arrivata la mamma mi ha preparato la torta di benvenuto e mi hanno regalato la maglietta con la scritta: "Io amo Novi Sad", la città in cui vivo, e hanno addirittura appeso la mia foto accanto a quella di tutti i figli. I primi mesi sono stati veramente magnifici ma tutto ciò che è bello dura poco! Dopo due mesi avevano iniziato a dirmi quello che non gli piaceva di ciò che facevo e io non sapevo come comportarmi, non ero sicura che mi volessero bene! E' stato un periodo buio, ma è passato!
Qui ho conosciuto persone magnifiche, iniziando da mia sorella: sì, per me è come una vera sorella. All'inizio credeva che io non le volessi bene ma poi ha capito che avevo bisogno di tempo

  • Julia e sorella
  • Julia sulla neve
  • Settimana di scambio

Anche questo fa parte dell'esperienza, quei "brutti" momenti li abbiamo passati insieme, e anche le mie compagne di classe mi hanno aiutata molto. Un'altra cosa che mi piace tantissimo è proprio la scuola. Io amo andare a scuola qui. Non è come la scuola in Italia: ci sono tante di quelle differenze che non basterebbe un giorno per spiegarle. Quelle più grandi sono che in Italia sei fermo nella tua classe per 5/6 ore al giorno, mentre qui la classe la cambi ogni ora, perché ad ogni materia corrisponde una classe; in Italia una lezione dura un'ora, mentre qui 45 minuti; in Italia si ha solo una ricreazione, invece qui dopo ogni lezione c'è una pausa. Ci sarebbero tante altre differenze ma mi fermo qua!
Grazie a Intercultura ho conosciuto persone magnifiche da tutto il mondo, non avrei mai pensato di poter avere una migliore amica russa e un amico brasiliano!
E poi la pallamano. Io amo da morire questo sport e qui mi posso allenare, cosa di cui sono veramente felice.
Qui, nonostante la mia squadra sia della serie B, si allena più di quella italiana. E poi quest'anno ci sono gli Europei di pallamano femminile proprio qui in Serbia!!!

Julia

Da Siracusa in Serbia per un anno

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