Se una famiglia dall'altra parte del mondo poteva ospitare nostro figlio, perché non fare altrettanto?

"Abbiamo ospitato Yoga, un ragazzo indonesiano, mentre nostro figlio era all’estero con Intercultura.
Ci siamo detti: se c’è una famiglia che che può ospitare nostro figlio in Brasile, perché non farlo anche noi?

Il rapporto con i volontari è stato determinante: sono stati molto utili gli incontri di formazione per fugare i dubbi e le paure che avevamo all'inizio".

Giorgio e Weely raccontano il loro rapporto ancora vivo con Yoga. Con lui, ci dicono, c’è stato subito buon feeling, soprattutto con Weely che, essendo filippina, aveva vissuto lei stessa gli stessi primi momenti di difficoltà quando era arrivata a suo tempo dall'altra parte del mondo.