Laboratori di Educazione civica “Cittadini dello stesso pianeta” con i volontari di Intercultura di Cosenza

AAVV Polo Tecnico-scientifico “Brutium”di Cosenza

Mariaelena Santoro, docente di Diritto ed Economia, Docente referente di Ed.Civica del Polo Tecnico-scientifico “Brutium”di Cosenza e Ilaria D’Acri Classe 3B Indirizzo CAT (Costruzione, Ambiente e Territorio)

Due storie di collaborazione tra Intercultura e le scuole. Due storie di condivisione del nostro progetto educativo legati ai temi degli obiettivi dell'agenda 2030 e del far parte di "uno stesso villaggio globale". Le testimonianze di una docente e di una studentessa del Polo Tecnico-scientifico “Brutium” di Cosenza.

Alcuni momenti dei laboratori condotti presso il Polo Tecnico-scientifico “Brutium” di Cosenza

Nel corso di due calde mattine di maggio il Polo Tecnico-scientifico “Brutium” di Cosenza, grazie alla disponibilità dei volontari del Centro locale di Cosenza, ha organizzato quattro incontri virtuali con le classi III^ dell’Istituto, sulla piattaforma Gsuite, generalmente utilizzata per le lezioni e attività scolastiche ordinarie.

Sono stati incontri “straordinari”… con nostra somma sorpresa!

La Dirigente scolastica Rosita Paradiso, nonché Presidente del Centro locale dei volontari di Cosenza, assieme al Collegio dei docenti aveva inserito nel PTOF la collaborazione con Intercultura, essendo già il Polo, istituto ospitante, lo scorso anno di Aleyandro un ragazzo proveniente dalla Costa Rica ed essendo anche sede del Centro locale di Cosenza nel Plesso Pezzullo.

Sono state due giornate molto intense durante le quali si è discusso di molte problematiche che interessano le varie aree geografiche del mondo, tenendo in debito conto gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo della cittadinanza attiva.

La prima problematica trattata è stata quella sulla disparità di genere, e penso che nel mondo ci sia una visione condizionata dagli stereotipi a favore dell’universo maschile perché, parlando anche per mia esperienza personale, molte persone giudicano la mia scelta scolastica, quella dell’istituto geometra, come appannaggio soltanto del genere maschile.
Un problema fondamentale affrontato durante il laboratorio è stato quello di non avere spesso la possibilità di collegarsi ad internet, il cosiddetto internet divide, per cui molte persone non riescono ad avere accesso alla rete, escludendosi, così, da tante importanti vicende che riguardano la società.

Parlando da studentessa, sono quasi due anni che abbiamo dovuto adattarci alla Didattica a distanza e alla Didattica Digitale Integrata causa Covid –19 e magari alcune volte non riusciamo a collegarci per problemi di linea, e spesso capita che i Proff . la prendano come una scusa ma non è proprio così.

L’incontro è stato alla portata di tutti, molto semplice ed esaustivo, interessante e importante per noi ragazzi colpiti positivamente dal fatto di poter essere ospitati in posti molto lontani anche e nonostante l’attuale periodo di pandemia.
E immagino sia proprio vero che Intercultura ti cambia la vita!
Ilaria D’Acri Classe 3B Indirizzo CAT (Costruzione, Ambiente e Territorio)
Intercultura e la regola delle tre E: Ecologia, Equità e Economia

Il Goal 9 dell’Agenda 2030 si esplicita con tre parole-chiave:innovazione, infrastrutture e imprenditoria. Le reti delle infrastrutture materiali, dai trasporti alle reti idriche ed energetiche, oltre a quelle immateriali dell’informazione e della comunicazione (internet, telefonia, radio, TV…) sono alla base della crescita socio-economica.
C’è in premessa la necessità di considerare “un’innovazione sociale”, non c’è innovazione vera senza innovazione sociale, non solo perché la tecnologia ha modificato radicalmente le interazioni, ma perché grazie ad essa sta cambiando profondamente la società.
Da uno sguardo sul mondo, emerge con chiarezza lo squilibrio caratterizzante.
Nei Paesi in via di sviluppo la carenza delle infrastrutture (reti elettriche, idriche, di trasporto, di comunicazione…) limita l’accesso a mercati e alla possibilità di formazione, riduce i posti di lavoro e impedisce la crescita delle imprese piccole e medie, importanti nei primi stadi dell’industrializzazione creando forti barriere alle attività economiche.
In un contesto di globalizzazione che determina interdipendenza tra diverse realtà produttive, tra zone geograficamente distanti, le ripercussioni economiche e sociali di eventi che si verificano in determinato luogo sono dirette in tutto il pianeta.
La globalizzazione ha peraltro accentuato le disuguaglianze di reddito e una delle cause è il cambiamento climatico che colpisce soprattutto gli Stati più poveri. La sostenibilità ambientale, di cui all’obiettivo 13, è allora l’obiettivo che irrompe, si registra la necessità di preservare nel tempo le caratteristiche distintive del territorio, garantendo la tutela e il rinnovamento delle risorse naturali.
Occorre che questo capitale prezioso non sia depauperato perché possono trarne vantaggio le generazioni presenti e future. Le generazioni future non possono rivendicare diritti perché non ancora presenti, sono allora gli esseri viventi di oggi ad avere doveri di responsabilità nei loro confronti.
La strada è suggerita dall’Agenda 2030 dell’ONU, nella sua efficace funzione di guida normativa, si può riassumere nella cosiddetta regola delle tre E: Ecologia, Equità e Economia e l’uomo non si perderà mai se queste sono le sue coordinate!
C’è in premessa la necessità di considerare “un’innovazione sociale”, non c’è innovazione vera senza innovazione sociale, non solo perché la tecnologia ha modificato radicalmente le interazioni, ma perché grazie ad essa sta cambiando profondamente la società.
Mariaelena Santoro, docente di Diritto ed Economia, Docente referente di Ed.Civica del Polo Tecnico-scientifico “Brutium”di Cosenza

AAVV Polo Tecnico-scientifico “Brutium”di Cosenza

Mariaelena Santoro, docente di Diritto ed Economia, Docente referente di Ed.Civica del Polo Tecnico-scientifico “Brutium”di Cosenza e Ilaria D’Acri Classe 3B Indirizzo CAT (Costruzione, Ambiente e Territorio)

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