La mia nuova casa

Andrej

Da Torino in Austria per un anno

Ciao! Sono Andrej e sto trascorrendo il mio anno in Austria, grazie a una borsa di studio parziale offerta dalla Fondazione CRT Torino, che ringrazio per l’opportunità che mi ha offerto.

Sto scrivendo dalla mia nuova casa, precisamente dalla mia nuova camera. A volte sembra strano chiamare "casa" quel luogo a te nuovo, quel luogo che all'inizio ti sembrava così estraneo, in cui nulla assomigliava alla casa in cui hai vissuto per sedici anni e le persone che incontri la mattina non sono quel
signore e quella signora che hai chiamato papà e mamma per tanto tempo.

Ora, dopo un mese, mi sento veramente a casa, mi sento in famiglia, ho una nuova mamma, un nuovo papà e 3 fratelli, che se anche mi fanno disperare, mi stanno facendo vivere quella parte di vita che forse non avrei mai vissuto, essendo figlio unico.

All'inizio non è stato tutto facile ed immediato, anzi, tutto sembrava così lento e difficile e spesso mi chiedevo "ma chi me lo ha fatto fare?". Era strano perché la mattina, per colazione, al posto delle fette biscottate con la marmellata trovavo pane, burro e prosciutto. È ancora strano quando arriva gente a casa e tutti si tolgono le scarpe (cosa che avviene regolarmente anche a scuola). Tante differenze (qui si cena alle 17:30!) che però ora non sono più differenze, ma sono la mia realtà da un mese e otto giorni.

A volte sembra strano chiamare "casa" quel luogo a te nuovo, quel luogo che all'inizio ti sembrava così estraneo

Vivo a 20 minuti di tram dal centro della capitale dell'Austria, Vienna, e ho due fratelli, Lukas e Simon, una sorella, Theresa, che insieme a mamma Maria e papà Fredrich (per gli amici Fritz) mi hanno accolto nella loro casa come un figlio. Ogni giorno è una sorpresa, infatti mi sento come se fossi un bambino alla scoperta del mondo, curioso e voglioso di imparare la lingua; una lingua che, in alcuni momenti, può sembrare un ostacolo, ma ad ogni parola nuova che imparo mi dà la sensazione di aver vinto una medaglia d'oro alle Olimpiadi!

Qui in Austria all'inizio le persone non ti saltano addosso, tutt'altro, devi essere proprio tu a farti avanti! Ma appena incominci a conoscerle sono un po' come noi italiani, caldi e chiacchieroni. La mia scuola è davvero bella e noi studenti siamo circa ottocento: ottocento anime che la mattina vagano nei corridoi alla ricerca dell'aula (cambiamo aula ogni ora), le stesse ottocento anime che cercano di aprire l'armadietto a volte stracolmo di libri. In effetti ricorda molto le scuola americane, anche se con una differenza: si sta scalzi a scuola per una questione di igiene, credo! I compagni sono molto curiosi e io personalmente non faccio nulla per non farmi notare.... dopo tutto sono uno studente di scambio!

Ogni giorno mi ripeto che non avrei potuto fare una scelta migliore, scegliere di fare questa esperienza mi ha reso fiero di me stesso. Mi ripeto sempre che posso farcela anche perché sto conoscendo molte persone che ormai posso chiamare AMICI.

Andrej

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