In Cina per sfatare stereotipi

Gaetano

da Bergamo in Cina per un anno

La Cina è un Paese vastissimo che conta oltre 1.6 Miliardi di persone, non tutte uguali, ognuna di loro ha volti e pensieri diversi. Ecco il primo stereotipo che ho sfatato riguardo questo Paese.

Partiamo dall’inizio però... arrivato in Cina ho avuto uno shock culturale enorme causato principalmente dalla loro abitudine di bere acqua calda!

Nella maggior parte dei Paesi Asiatici e in particolare in Cina è un’usanza molto radicata ed ho scoperto che dietro questa consuetudine c’è una motivazione storica: la Cina è un Paese relativamente giovane, economicamente parlando, ancora in fase di sviluppo e nel secolo passato aveva grosse mancanze a livello medico, quindi la gente non avendo a disposizione farmaci ed acqua potabile usava l’acqua “non pulita“ e la distillava portandola all’ebollizione. Questa usanza così antica si è ormai radicata nella cultura cinese così a fondo da non poter essere cancellata, nonostante adesso abbiano accesso a medicine ed acqua potabile.
  • Gaetano Marco Chiantia YPchNH18 CHN
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Nella mia prima settimana in Cina anche altre differenze mi sono saltate all'occhio (e alla gola, come il cibo piccante), ma con il passare dei giorni, immerso in una nuova realtà e passato lo shock, tutto mi è sembrato "normale".

Dopo due mesi dal mio arrivo qui posso dire di essere entrato a far parte di questo grande ecosistema che è la scuola cineseIo ho scelto il programma Boarding School: vivo nella mia scuola sei giorni su sette. Frequento la Deyang No.5 Middle School, in Sichuan. La provincia della Cina che vanta il primato di “cucina più piccante di tutta la nazione“.

Per i cinesi le classi iniziano molto presto, alle 7.35, mentre l’ultima termina alle 22.10. La mia classe inizia invece alle 7.55 e termina alle 17.25. Siamo una classe di soli 9 Exchange Students, di cui 3 italiani e 6 Thailandesi, ma verremo inseriti nelle classi cinesi alla fine del mese di Novembre, in modo tale da farci vivere un’esperienza il più simile possibile a quella di uno studente cinese.

Alle 10.15 tutta la scuola si riunisce per fare degli esercizi di risveglio muscolare e fare un balletto di ringraziamento verso l’associazione HongKong Jockey Club, poichè dopo il devastante terremoto del 2008 che ha devastato gran parte del Sichuan, ha aiutato e ricostruito la mia attuale scuola.

L’ora del pranzo inizia alle 12.15, anche se la nostra professoressa ci lascia andare in mensa 5 minuti prima per evitare l’enorme ammasso di gente che corre verso la mensa scolastica, una lotta a cielo aperto, in 5 minuti si vedono 3000 persone affamate correre all’unisono verso la mensa. La stessa scena si ripete anche la sera.
Una cosa che amo della scuola cinese è il tempo di "break“ tra una lezione ed un’altra. Abbiamo infatti 10 minuti di pausa tra i vari periodi, che durano 40 minuti ciascuno.

La vita scolastica cinese è davvero dura se paragonata a quella italiana ma questa mi sta dando la possibilità di conoscere una nuova realtà dall'interno, imparare dalle diversità ed essere più competitivo per il futuro.


Per questa esperienza devo però ringraziare Itema S.p.A, la quale ha offerto una borsa di studio totalmente sovvenzionata per scoprire questo strano e lontano Paese che è la Cina, ma che in un modo o nell’altro finirete per amare.

Gaetano

da Bergamo in Cina per un anno

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