Elisabetta va a...TEDxLUISS!
Elisabetta
Volontaria del centro locale di Castelli Romani
Il testo che segue è stato scritto da Elisabetta, volontaria del Centro locale di Castelli Romani e studentessa di Politics, Philosophy and Economics presso l'università LUISS di Roma, in occasione del suo intervento come relatrice all'evento TEDxLUISS che si è tenuto nel maggio 2016.
Investire nel capitale umano e, di conseguenza, nella felicità: questa è la mia idea di rivoluzione.I soldi sono diventati, in generale, un metro di giudizio, dominano la nostra vita annichilendo pian piano la nostra umanità. Il Prodotto Interno Lordo, la misura piú diffusa per quantificare il benessere di una nazione, infatti misura il benessere di un Paese ma tiene conto solo del valore monetario dei beni e dei servizi di un Paese. Un aumento del PIL viene considerato come un aumento della ricchezza. Tuttavia, incrementare il Prodotto Interno Lordo senza considerazioni né sull’impatto sociale né ambientale ha un effetto negativo sul benessere personale di ognuno di noi. Al contrario, investire nel capitale sociale vuol dire investire in tutte quelle capacità proprie degli esseri umani, come la cooperazione e la benevolenza.
Non sarei la persona che sono oggi senza Intercultura e la grande opportunità che mi è stata concessa. Vivere per un anno in Cina mi ha davvero aperto i miei occhi a nuovi orizzontiMolti studiosi si sono interessati alla materia, dimostrando come da questo tipo d’investimento non ne beneficerà esclusivamente la felicità dei cittadini ma anche l’economia e, sempre più paesi, come la Danimarca e la Francia, stanno finanziando studi per cercare misure alternative al PIL. Il Bhutan per esempio usa il FIL: la Felicità Interna Lorda e le Nazioni Unite nel ‘World Happiness Report’ del 2016 considerano come ranking per le Nazioni la felicità basata non solo sul PIL ma sul sostegno sociale, l’aspettativa di vita, la generosità, la libertà di scegliere e la fiducia dei cittadini nel proprio Paese. In questo modo la politica si interesserebbe al miglioramento della vita della popolazione prima che alla crescita economica. Una realtà del genere è possibile, basta crederci e agire attivamente affinché il cambiamento sia possibile.
Sento il bisogno di condividere, anche attraverso il volontariato al Centro Locale dei Castelli Romani, quanto la nostra umanità sia d’inestimabile valore e come nel dialogo con l’altro, nella cooperazione possiamo migliorare sia noi stessi sia il mondo nel quale viviamo
Sicuramente non sarei la persona che sono oggi senza Intercultura e la grande opportunità che mi è stata concessa. Vivere per un anno in Cina mi ha davvero aperto i miei occhi a nuovi orizzonti. Ho scoperto che le nostre capacità umane di empatia, di solidarietà, di condivisione, di contatto, possono superare qualsiasi differenza: che sia linguistica, di religione, di sesso, di etnia. Ogni persona che ho incontrato, a partire dalla mia famiglia ospitante, mi ha arricchita a livello personale più di quanto mi sarei mai immaginata. Per questo sento il bisogno di condividere, anche attraverso il volontariato al Centro Locale dei Castelli Romani, quanto la nostra umanità sia d’inestimabile valore e come nel dialogo con l’altro, nella cooperazione possiamo migliorare sia noi stessi sia il mondo nel quale viviamo.
Elisabetta
Volontaria del centro locale di Castelli Romani