Dalla Thailandia in Friuli

Pan

Dalla Thailandia ad Udine per un anno

Pan, ragazzo thailandese ospite ad Udine per un anno, risponde ad alcune domande per parlarci della sua esperienza qui in Italia con Intercultura.

D. Come mai hai deciso di trascorrere un anno proprio
in Italia?

R. I motivi: il primo è che io ho un fratello che circa 3 anni fa è venuto in Italia. Lui mi ha detto che in Italia sono tutti molto carini, che anche il cibo è molto buono. Lui è stato vicino Roma. Poi mi ha detto che in Italia e a Roma è molto bella la gente. Poi anche nel sud Italia la gente è molto amichevole. A me piace anche Venezia. Il mio sogno era andare a Venezia. Da quando sono arrivato in Italia, ci sono già stato 4 volte! È molto bella, mi piace tantissimo. Mi piace tanto il cibo italiano, la pizza la pasta col pesto e anche il gelato.

D. Come hai reagito quando hai saputo che avresti passato un anno in Italia?
R. Prima di saperlo ufficialmente, non ero tanto felice. Come prima destinazione io non avevo scelto l’Italia, prima avevo scelto l’Olanda, poi il Belgio e poi il Giappone, ma io non potevo andarci perché non c’erano posti in questi Paesi. AFS Thailandia mi ha chiesto di aspettare per 2-3 mesi e poi mi hanno chiamato per dirmi che c’erano posti in Italia, Portogallo, Cile, India, Cina e… io ho scelto l’Italia. Quando ho avuto la conferma che sarei partito per l’Italia, ho parlato con mio fratello che ci era stato e lui mi ha detto “che Paese molto bello!”. In quel momento sono stato molto felice. Ho anche cercato informazioni sull’Italia e ho scoperto che c’erano alcune cose che non sapevo.
D. Presentaci la tua famiglia ospitante.
R. Prima mio papà, una persona molto simpatica e anche divertente, lui parla con me tutti i giorni quando io torno a casa. Mi chiede sempre com’è andata a scuola, mi chiede sempre della Thailandia, “com’è il cibo in Thailandia?”; poi mia mamma, anche lei molto simpatica e molto gentile. Quando sono stato malato, lei si è presa cura di me; poi mio fratello, col quale prendiamo insieme l’autobus perché andiamo nella stessa scuola. A entrambi piacciono i cartoni giapponesi, quindi parliamo sempre di questo. Ultima è mia sorella: ha 12 anni ed è molto simpatica con me, io gioco sempre con lei e le ho anche insegnato a suonare la chitarra. A volte guardiamo un film insieme, è molto bello.

D. Come ti trovi a scuola? Com’è il rapporto con i compagni e gli insegnanti? Hai trovato differenze con la scuola thailandese?
R. Io penso che la scuola è molto diversa dalla Thailandia perché finisce all’1 ogni giorno e anche perché la mia scuola è un liceo scientifico ed è molto difficile. Anche in Thailandia studio matematica e scienze, ma non come in Italia!
E poi quando finisce la scuola tutti tornano a casa, non c’è nessun club; in Thailandia quando finisce la scuola giochiamo a pallavolo, basket... però i miei compagni italiani sono tutti molto simpatici.
D. Come ti trovi a Udine?
R. Udine io penso che è abbastanza bella, in questa città ci sono poche moto ma tante biciclette, è una cosa bella. C’è il castello al centro della città. Mi piace perché il castello è più alto di tutti gli altri edifici. Gli abitanti di Udine sono simpatici; una volta dovevo ricaricare il credito del mio telefono, ho preso una ricarica ma non sapevo come usarla. Allora ho chiesto a qualcuno di qua e tutti sono stati gentili e mi hanno aiutato.

D. Descrivici la tua “giornata tipo” in Italia.
R. Ogni giorno mi sveglio alle 7, poi devo prendere l’autobus per andare a scuola alle 7.30, la scuola inizia alle 8.05 ed esco alle 13.05. Torno a casa alle 13.50 e poi mangio insieme a mio fratello e mia sorella. Un giorno cucina mio fratello e il giorno dopo cucina mia sorella. A volte io preparo la cena: stasera preparerò maiale fritto alla thailandese, piccante! Poi finito il pranzo, siccome non amo molto studiare, io suono sempre la chitarra o guardo un film e qualche volta studio. Ma se ho compiti per il giorno dopo io li faccio subito! Poi alle 18.30 o 19 mia mamma e mio papà tornano da lavoro e parliamo di qualcosa, di com’è andata a lavoro, e ceniamo insieme.
D. Quando tornerai a casa in Thailandia, cosa racconterai dell’Italia e degli italiani?
R. Quando tornerò in Thailandia penso che dirò che l’Italia è un Paese molto bello, che nel nord le persone sono molto simpatiche, che la scuola è molto difficile per i thailandesi perché dobbiamo studiare tanto, che il cibo è molto buono. Mi piace il cibo tipico della mia città, che è in Friuli. Ho anche imparato il friulano! Mandi, cemût?In Italia i mezzi pubblici sono molto facili da prendere. A Udine prendo sempre l’autobus ma una volta a Milano sono andato in metro: molto difficile per me! A Bangkok è più facile, a Milano è molto complesso!

D. Hai notato qualche altra differenza tra la tua vita italiana e quella thailandese?
R. La mia casa in Thailandia è molto più piccola che qua, ma ci sono tante persone, perché io abito con mia nonna e 7 sorelle. A casa mia in Thailandia non c’è il tavolo per mangiare ma dobbiamo sederci per terra; poi devo lavare i piatti e i pavimenti. Lunedì è il mio turno di pulizie. Ma in Italia c’è la lavastoviglie e quindi per fortuna non devo lavare i piatti, ne sono molto felice!

D. Che consiglio daresti ai ragazzi che hanno scelto l’Italia per trascorrere un periodo di studio all’estero?
R. Io voglio dire che devono venire in Italia sicuramente perché in Italia c’è molta arte, ad esempio ogni città è diversa; poi gli italiani sono molto gentili, prima io pensavo che non lo fossero, ma quando sono arrivato ho scoperto che erano gentili; poi di non preoccuparsi del peso che prenderanno mangiando il cibo italiano, perché devono mangiare tutto, perché è tutto buonissimo! Quando torneranno indietro poi potranno mettersi a dieta! Dico anche di godersi la vita in Italia perché è una volta nella tua vita che verrai nel Bel Paese. Per chi viene dall’Asia è molto difficile tornare perché il volo è molto caro. Io penso che forse solo tra 3 o 5 anni potrò tornare in Italia.
Un altro cosniglio che mi sento di dare è di dare spazio al dialogo, se c’è un problema bisogna parlarne con la propria famiglia, perché se non parli, nessuno sa del tuo problema. Devono fare amicizia tanto, perché gli amici sono molto importanti nella vita.

Pan

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