Babbo Natale segreto

Benedetta

da Rimini in Brasile per un anno

Ormai è arrivato dicembre, e, come tutti sanno, anche il Natale. Qui in Brasile è arrivato in punta di piedi: i 30 gradi estivi hanno quasi mascherato lo spirito della festa. Eppure, le decorazioni e l'albero rallegrano casa mia già dal 6 novembre.

Come in ogni Natale degno di essere chiamato tale, sono arrivati a casa tutti i parenti, portando allegria e rumore di festa. Una cosa diversa da come ero abituata in Italia è che abbiamo festeggiato la sera del 24, e non il 25.

Quest'anno, in teoria, non ci sarebbero dovuti essere regali: la situazione economica familiare non è nei suoi momenti migliori, e si punta al risparmio. Mia sorella però ha insistito, e alla fine abbiamo fatto l'"amigo oculto", o diversamente detto il "Babbo Natale segreto". Ognuno ha comprato un regalo per qualcun altro, e la sera della vigilia ce li siamo scambiati.

La cosa che più mi è piaciuta del mio Natale non è stato ricevere un regalo, o mangiare tanto La cosa che più mi è piaciuta è uscire per comprare il regalo, e pensare a quanto la persona che l'avrebbe ricevuto sarebbe stata felice; questa persona era mio papà. Infatti, la cosa più bella di questo Natale è stato il sentirmi veramente in famiglia, ed il capire che un Natale fuori dagli schemi non è un Natale peggiore: solo diverso. Perché quando c'è l'amore di una famiglia, anzi, di due, una vicina e una lontana, non servono tanti regali; perché questo Natale mi ha insegnato che famiglia non è solo dove nasciamo, ma dove ci sono persone che ci amano, ed ho capito che si può amare tanto anche da lontano. Sono felice di avere due famiglie con cui festeggiare il Natale, ed il mio regalo più grande è stato vederle tutte e due celebrare felici: una con me presente, l'altra con me nel cuore.

È nato un sogno in me: di unire, un giorno, tutte e due le mie famiglie, per festeggiare il Natale più bello di sempre.

Benedetta

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